Intervista a Lissoni – Sims - d’Ambrosio a TeleLombardia 14 ottobre 2004


Il conduttore Gianluca Rossi ci ha accolti con molta cordialità e ha fatto di tutto per metterci a nostro agio, così come ha cercato di far sentire i telespettatori immediatamente inseriti nella tematica. Derrel, pur non parlando italiano, ha seguito con molto interesse i movimenti e la mimica del conduttore (che peraltro parla un buon inglese), ed era stupito dalla sua naturalezza e dalla capacità che aveva di rendere molto “reale”, cioè di far sentire “vero”, tutto quello che stavamo raccontando.
A Gianluca Rossi va moltissima gratitudine per tutto questo.

GL.R. Comincerei a farmi guidare da Alfredo Lissoni per introdurre la questione degli incontri ravvicinati.


A.L. Le adesioni che abbiamo avuto per il convegno da tutta Italia dimostrano il grande interesse delle persone verso questa tematica. Nella sola Italia abbiamo avuto ben 300 incontri, negli ultimi 50 anni, con presunti extraterrestri. Nella sola Milano abbiamo raccolto ben 10 casi di persone, catalogati e studiati. Non è più possibile liquidare questo fenomeno come una fantasia, ci sono dei dati ben precisi.
Ci sono persone come Derrel Sims che da 27 anni studiano questo fenomeno con una metodologia scientifica; e in questo senso lui è aiutato dalla dottoressa d’Ambrosio e da altri psichiatri e psicologi.
L’aspetto più interessante è che i rapiti, sotto ipnosi o in modo cosciente, hanno ricordato l’inserimento di strani oggetti nel corpo, cioè gli impianti alieni.
Rossi lancia il ricordo del film cinematografico “Bagliori nel buio”.
A.L. “Bagliori nel buio” è la storia vera di un tagliaboschi, Travis Walton, che nel 1975 è stato portato a bordo di un UFO e che quindi ha subito un rapimento, avvenuto alla presenza di altre cinque persone, che l’hanno visto mentre veniva portato via. Le persone che hanno subìto questi incontri possono trovarsi con uno strano oggetto nel corpo. Tali oggetti non sono mai mostrati in tv.

GL.R. Volevo chiedere a Giulia d’Ambrosio: allora c’è un lavoro di équipe? Ma anche in Italia abbiamo casi verificati di rapimenti da parte di alieni?

G.D. Anche in Italia abbiamo dei casi di incontri ravvicinati (a me non piace chiamarli rapimenti). Non abbiamo tanta idea di cosa veramente succeda, e soprattutto su quale livello di vibrazione o su quale livello di materia succeda. Abbiamo casi di incontri ravvicinati che non è così facile scoprire, perché in America si è dato molto risalto a questo tipo di situazione, mentre da noi ciò non avviene e questo è un mondo ancora abbastanza sommerso. Arrivano da noi casi in cui le persone hanno delle immagini, dei flash, ricordi che a tratti emergono durante i momenti coscienti, nella giornata. Oppure durante il sogno. La maggior parte delle persone che hanno dei ricordi è terrorizzata, hanno delle sensazioni di spavento. In genere hanno paura a raccontarlo e non sanno a chi raccontarlo.

GL.R. La gente sorride, diciamo la verità …

G.D. La gente sorride, sì. Se una persona sente di aver vissuto delle cose particolarmente difficili, terrorizzanti o molto strane di questo genere, non può andare dal suo medico di base a dirlo, non può recarsi in pronto soccorso, la psichiatria non informata tende a classificare questo fenomeno come allucinazione o poco meno, e quindi è necessario uno studio serio di questa materia, che ci porti a poterla considerare o inquadrare come una fenomenologia che non ha niente a che vedere con la patologia, ma che ha a che vedere con qualcosa che sta succedendo alla nostra specie e che è importante che noi valutiamo, guardiamo, misuriamo forse, perché abbiamo bisogno di misurare noi stessi e anche la nostra forza. Qual è la nostra reazione di fronte a degli eventi che vedono coinvolte delle forze che non sappiamo che cosa sono?

GL.R. Prima domanda a Derrel Sims: chi è l’alieno, per definizione generale?

D.S. Non sappiamo con esattezza cosa sia un alieno, non abbiamo la possibilità di capire come sia esattamente la sua forma. Sappiamo che esistono gli UFO, lo sappiamo dalla fine degli anni ’50, abbiamo un’idea che ci sia una tecnologia che non conoscevamo allora. Sappiamo soltanto che esistono e che sono stati visti. Nonostante tutto, non siamo ancora sicuri di che cosa siano.

GL.R. Gli alieni sono buoni o cattivi? Si pensa che siano cattivi, ma non necessariamente lo devono essere …

D.S. Quello che possiamo dire è che questi alieni di cui stiamo parlando sono piccoli esseri grigi e sono diretti da qualcun altro, prendono ordini, non sappiamo come e perché, ma hanno un loro piano. Le mie opinioni sono basate su alcune prove standard di genere medico-scientifico. Hanno un loro modo di procedere: specifico piano con specifiche procedure, di genere medico e persino psicologico. Stanno cercando qualche cosa, non sappiamo che cosa però.

G.D. Credo che valga la pena di puntualizzare che ci sono delle situazioni diverse tra loro. Ci sono riporti di casi in cui persone incontrano esseri che provengono da altri mondo ma non ci sono tutte queste procedure aggressive, si tratta semplicemente di incontri. Sono molto rari e le astronavi sono effettivamente materiali. Quello di cui ci occupiamo qui è un altro tipo di fenomenologia, che descrive il contatto con esseri che sembrano prendere le persone contro la loro volontà o mascherandosi, come stava dicendo lui. Sono in grado di giocare con la mente degli esseri umani, quindi avvengono delle cose che non sono così bene descrivibili, perché vengono schermate. Perciò non stiamo parlando di tutti gli extraterrestri, ma di una situazione particolare, che forse non è neanche di provenienza da un altro pianeta, ma da un livello di materia che sta di fianco alla nostra, un tipo di situazione diversa.

GL.R. I nostri ospiti perciò si stanno occupando di un aspetto particolare nel grande mare dell’ufologia. Tutti noi siamo interessati all’eventualità che ci sia una presenza extraterrestre. Abbiamo la testimonianza fotografica di un soggetto …

D.S. Quella foto è un caso del Missouri del 2002. Sembrano delle bruciature ma non lo sono. La persona era preoccupata: “Non so come fare, perché non posso andare dal mio medico, mi chiederebbe come mi sono fatto queste bruciature o perché me le sono fatte, e io non posso dirglielo, perché non lo so”. La moglie e la figlia sono state rapite nello stesso evento. Ma i segni li ha avuti solo lui.


GL.R. Qual è la spiegazione?

D.S. Quello che abbiamo potuto studiare con il nostro gruppo medico-scientifico è che questi segni non possono essere autoinflitti, c’è qualcosa che è successo alla persona …

GL.R. … per esempio l’inserimento di impianti?

D.S. Non in questo caso. In altri sì.

Rossi presenta la foto della schiena di un uomo e chiede come si definiscono questi segni.
D.S. Quest’uomo si è presentato in una conferenza, alla presenza di psicologi e medici psichiatri, con questa fotografia, per cui è stato possibile esaminarlo. I medici hanno esaminato questo paziente con me.


GL.R. Sottolineiamo che andando dal medico non è possibile trovare una spiegazione, sono casi inspiegabili, anzi, molto inspiegabili.

G.D. Anche perché c’è una sequenza all’interno dello schema di queste lesioni che non si trova in patologia, una malattia dermatologica non si presenta così, con la regolarità di questi segni.

D.S. Tutti i medici e l’infermiera che era presente erano d’accordo con me nel riferire che quest’uomo aveva subito un trauma psicologico e hanno concluso che quella da lui riferita era sicuramente una storia vera.

Rossi presenta le foto di ufo.
Arriva una telefonata di Giorgio da Milano: “Ho un grosso dubbio da chiarire, nato nel luglio del 1962. A quell’epoca facevo il rappresentante e fra le mie zone di lavoro c’era il Piemonte. Mi son sposato il 31 luglio '62; 10 giorni prima, venerdì 2 luglio, mi son dovuto portare a Torino per lavoro. Al ritorno ero con la mia fidanzata, saranno state le 22; all’altezza di Novara ho visto improvvisamente una piccola luce della grandezza di una stella, che percorreva l’arco di cielo davanti a me sull’autostrada. La cosa mi aveva incuriosito, perché aveva un andamento irregolare, come un arco. Non era una linea retta come un aeroplano e a un certo punto mi è passato da destra verso sinistra. In quel punto c’è l’aeroporto militare, dove in quegli anni c’era la pattuglia acrobatica. Improvvisamente questa luce, proprio sopra l’aeroporto militare, si ferma, scende, e man mano che scende la luce si ingrandisce e man mano diventa verde, diventa grande come un pisello, un’arancia. Sta ferma qualche secondo, improvvisamente risale in verticale e poi in linea retta, al contrario di come era arrivata, parte con una velocità incredibile e nello spazio di pochi secondi sparisce. Io mi ero fermato stupito sulla piazzola per cercare di fermare altre macchine, ma nessuno aveva visto niente”.

GL.R. Che valore diamo? Che spiegazioni possiamo dare?

A.L. E’ molto interessante. Nel ’62 abbiamo avuto una bella ondata di avvistamenti UFO in Italia e nel novarese abbiamo una altissima percentuale di questi avvistamenti. Sono prototipi militari? Non credo, negli anni ‘60, che italiani o americani avessero questa tecnologia e la sperimentassero in Italia, non penso assolutamente. Non credo si trattasse di un veicolo convenzionale. Un avvistamento molto intrigante, devo dire.

GL.R. Come volano gli ufo?

D.S. Possiamo fare una piccola dimostrazione per illustrare la possibilità che gli ufo forse usano una fisica abbastanza comune, non necessariamente qualcosa che abbiamo già scoperto, ma abbastanza comune, in altre parole qualcosa che noi possiamo pensare che avvenga anche se non riusciamo ancora ad applicarla. Questo è un semplice tubo di alluminio e qui abbiamo un magnete molto molto potente. Il magnete non è attratto dall’alluminio, ma se poniamo il magnete all’interno del tubo circolare, si crea un altro tipo di campo all’interno, per il fatto che è circolare; il campo diventa talmente potente da rallentare la caduta del magnete all’interno del tubo. Il magnete dovrebbe cadere a velocità normale, invece non lo troviamo al di sotto nei tempi che ci aspetteremmo.

GL.R. Se fosse una questione di attrazione, il magnete rimarrebbe attaccato al tubo. Altrimenti dovrebbe cadere normalmente. Quindi questo come si spiega?

D.S. Dovrebbe essere la formazione di un campo magnetico entro il quale un oggetto potrebbe passare e può passare a velocità diverse.
Questa tecnologia è stata scoperta solo pochi anni fa. Scienziati tedeschi e giapponesi hanno preso una larga ruota e l’hanno fatta passare su un binario posto sopra l’alluminio. Sicché si è creato un potente campo magnetico su cui le ruote fluttuano, ed è necessaria pochissima energia per far muovere un treno. E’ una fisica molto semplice, e che stiamo per utilizzare.

A.L. L’importanza di questa dimostrazione è che per anni gli scettici hanno contestato il fatto che oggetti a forma di disco, cioè senza ali, potessero volare, perché non si capiva che genere di energia potessero usare. Invece no, è l’uovo di Colombo, è semplicissimo, qualcuno ci è arrivato prima di noi e lo sta utilizzando.

Rossi mostra una foto di un oggetto volante.
D.S. Le foto sono state scattate in California da una persona rapita e rappresentano veramente un oggetto non identificato.


GL.R. Questa foto è stata sottoposta a tutte le perizie possibili?


D.S. Sì. Queste foto sono secondo me molto importanti. Se qualcuno dichiara di essere un rapito, io voglio vedere le prove fisiche di ciò. Quest’uomo aveva persino fotografato l’astronave.

Rossi mostra un’altra foto.
D.S. Queste mi sono state date dal Direttore dell’UFO Museum di Roswell in Messico e furono prese con una fotocamera digitale. E sono state esaminate. Il Museo mi manda persone e prove fisiche da esaminare. Le persone che hanno scattato la foto sono state probabilmente coinvolte in una rapimento e questa potrebbe essere l’astronave.

GL.R. E anche questa foto è autentica?

D.S. Sì, le abbiamo studiate.

GL.R. Perché è importante questo documento (presenta un foglio)? E’ l’Extraterrestrial Exposure Law, una legge per chi ha a che fare con questi argomenti. Ci sono 5 anni di carcere per chi parla di queste cose finché lavora per la Cia …

A.L. Non solo per la CIA: per il Pentagono, per la Nasa, per tutte le Forze Armate americane. Quindi chi parla si prende cinque anni di carcere e una multa di 5000 dollari. Questo è il motivo per cui non parlano, devono aspettare di essere fuori dal gioco, dalle strutture militari, per cui non aspettiamoci mai dichiarazioni dagli enti ufficiali.

GL.R. Questo ci fa capire che nessun ente ufficiale, nessuno di quelli preposti potrà mai dire la verità.
Rossi fa avvicinare Sims per mostrare degli oggetti che sono stati trovati all’interno delle persone.

D.S. Questi due oggetti rotondi furono rimossi da un medico che me li portò. Sono formati da materia plastica molto dura e il medico che li ha rimossi ha detto che è impossibile trovare oggetti simili, e che ciò avvenga per cause naturali, in una persona. Lo stesso medico è stato molto disturbato dal fatto di aver trovato oggetti simili in un tendine. C’era una sequenza di 4 di questi nel tendine di un ginocchio dell’uomo, aveva un missing time di 3 ore e tornò indietro con una ferita.

GL.R. Missing time significa il tempo in cui uno è scomparso.

G.D. No, il missing time è un tempo mancante tra i ricordi di una persona. Cioè una persona sa di essere in un certo luogo a una certa ora e improvvisamente si trova tre ore dopo in un altro luogo e non sa che cosa è successo.

D.S. Questo è un oggetto molto piccolo e sottile, sono sfere dorate trovate all’interno del naso di una ragazzina di 9 anni che era stata presa, e ne sono stati trovati 4 di 2 tipi differenti, in due rapimenti differenti. Sono stati studiati all’Università canadese di Yorkin, e quegli scienziati sono ancora piuttosto stupiti di ciò che hanno trovato. Il prossimo test sarà volto a stabilire le percentuali di materia di cui sono formati per decidere se sono di provenienza di questo pianeta oppure no.
Questo è un altro oggetto, rimosso da una mano di un rapito. Siamo ragionevolmente sicuri che sia stato preso, tuttavia questo oggetto è abbastanza comune: una scheggia sparata nella mano da una piccola pistola quando era giovane. Non è detto che perché una persona ha una cosa nella mano o da qualche parte nel corpo, questo poi debba essere un impianto alieno.

A questo punto Rossi dà spazio a un’altra telefonata. “ Sono Luciana, volevo dare la mia testimonianza, che riguarda il 1975. Era l’imbrunire, eravamo in montagna, erano le 20 ma era agosto e c’era chiaro. Eravamo nella zona del vicentino, non c’erano strade, abbiamo visto tre oggetti che si spostavano molto lentamente sopra una montagna dove noi sapevamo che non c’erano strade né case, era davanti alla nostra casa. Inizialmente siamo rimasti perplessi, non sapevamo cosa dire né cosa fare. Si spostavano e si fermavano contemporaneamente. Eravamo in Val Pòsina, intorno a Vicenza. Noi non ne abbiamo mai parlato perché abbiamo pensato che ci prendessero per matti. Poi, in formazione, si sono staccati e sono partiti. Mio fratello ha fatto il militare in base militare missilistica americana. Quando gliene ho parlato, mi ha detto che non ne poteva parlare all’epoca, e mi ha detto alcune cosette …” .
Rossi si rivolge a Lissoni: Zona di Vicenza, annata ’75 …?

A.L. Sì, è una buona annata anche quella!

GL.R. Ma dimmi una annata brutta, in cui se ne sono registrati pochi!

A.L. Il ’71, il ’72, il ’92 … ma in questo periodo noi stiamo ricevendo tantissime segnalazioni UFO, la cosa curiosa è che i media non ne parlano, ma tutti i giorni arrivano segnalazioni e nella sola Milano in 70 anni ho avuto modo di catalogare la bellezza di 569 avvistamenti, equamente suddivisi tra Milano e hinterland. Duecento li buttiamo via perché sono spiegabili, ma gli altri cosa sono?

Rossi chiede una ulteriore dimostrazione, per dimostrare la radioattività con delle apparecchiature che Sims ha portato.
D.S. Qualche volta la persone che vengono rapite toccano qualcosa all’interno dell’astronave che può essere radioattiva. Questo è materiale radioattivo (mostra una bustina con del materiale debolmente radioattivo) e si sente un rumore. (esamina Gianluca Rossi che invece non è radioattivo!)
Quest’altro è uno strumento che serve per trovare presenza di metalli diversi dentro le persone. (esamina Gianluca Rossi che bippa clamorosamente … a causa di una catenina! L’intervista finisce molto allegramente …).

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