
Derrel
Sims e gli impianti
Tu
sei il ricercatore più famoso che sia collegato alla ricerca
sui cosiddetti "Impianti". A che indizi fai attenzione quando
decidi di cercare un impianto dentro una persona, quanti impianti hai
trovato nella tua ricerca sui soggetti IR4, e qual è lo "stato
dell'arte" circa la questione degli impianti - secondo te - all'interno
della ricerca ufologica di tutto il mondo?
Verso
la fine degli anni '80 ho cominciato a studiare i cosiddetti impianti
che venivano dai clienti che avevo aiutato a causa di eventi traumatici.
Gli interventi chirurgici effettuati a quel tempo non furono rivelati
al pubblico. I soggetti erano ansiosi all'idea di vedere quegli oggetti
fuori dai loro corpi. Alcuni di loro, terrorizzati, se li erano tirati
via da soli e me li avevano mandati per analizzarli. Cominciai allora
a formare un gruppo variegato di scienziati e di medici provenienti
da molte parti del mondo perché mi aiutassero in questo lavoro.
Immaginando la probabile reazione della comunità medica se le
scoperte fossero state esposte prima del tempo adatto, compilai i dati
e rimasi in silenzio, mentre le prove fisiche aumentavano e si scavava
nei vari generi di ricordi degli IR4 delle persone.
Il
18 febbraio del 1994, mentre parlavo a una conferenza patrocinata dalla
Associazione Medica Americana, presso il John Muir Medical Centre, dissi
delle cose nuove. Queste prime "predizioni" erano:
1 - Se gli oggetti che si trovavano dentro i miei abdotti fossero stati
veramente di origine aliena, non si sarebbero trovati segni di una risposta
infiammatoria, né acuta né cronica. Fu un po' scioccante
crederci, per i medici e per i podologi. Mi chiamarono cinque giorni
dopo l'intervento del 19 agosto 1995 per dirmi che il referto anatomopatologico
non mostrava segni di risposta infiammatoria, né cronica né
acuta;
2 - L'oggetto, se di origine aliena, avrebbe dovuto essere circondato
da cellule nervose non originarie di quella parte del corpo;
3 - In un tempo successivo avremmo dovuto trovare altri tipi di oggetti,
che sarebbero stati di natura biologica. Avrebbero dovuto avere cellule
nervose all'interno. In effetti avrebbero dovuto funzionare come "mini-cervelli"
(abbastanza scioccante il fatto che nel 1996 trovai proprio un oggetto
simile in una donna operata da un nostro medico);
4 - Se i dispositivi fossero di origine aliena, non avremmo trovato
una tecnologia comprensibile. E niente è stato scoperto finora.
Abbiamo eseguito 23 interventi chirurgici a tutt'oggi. Il fatto è
che nessuno ha stabilito un'idea di base
riguardo a cosa sia un impianto "alieno". Nessuno ha ancora
stabilito cosa siano un alieno o un Ufo. Speriamo che il libro che sto
per pubblicare, e che espone e spiega il reale fenomeno degli impianti
in senso storico, metterà a riposo alcuni aspetti marginali di
questo lavoro. La maggior parte di quello che facciamo al Saber ha poco
a che vedere con gli impianti, se comparato con altre prove fisiche
di cui siamo in possesso e che continuiamo a cercare. Attualmente stiamo
studiando gli effetti degli oggetti in situ (cioè dentro il corpo).
Se mi devo basare sulle dichiarazioni stravaganti che ho ascoltato da
certa gente
non ho nessuna fretta di convalidare certe dichiarazioni.
Siamo i soli ricercatori che hanno stilato una classificazione
degli
impianti e che hanno un ingegere che possiede un migliaio di tracce
di materiale lasciate da un incontro con un Ufo. Ci occupiamo di prove
fisiche. Evitiamo le montature.
Ecco un
piccolo elenco di come dividiamo per categorie gli impianti, così
come verrà pubblicato sul libro.
PRECURSORI
- Molte di queste informazioni sono ancora classificate e non saranno
discusse fino a quando non siano terminate prove supplementari e fino
all'uscita del mio libro.
Impianti a bozzolo costruiti con ingegneria di ordine biologico
Impianti incassati di materiale simile a ceramica o simile a plastica
Impianti non incassati e oggetti inclusi
IMPIANTI
TENUTI IN INCUBAZIONE
IMPIANTI
PROVENIENTI DA SITUAZIONI DI RAPIMENTI AD OPERA DI MILITARI - Oggetti
impiantati che sono di progettazione umana. Si pensa che i servizi segreti
abbiano a che fare con questi impianti, e che quindi non siano per nulla
di pertinenza aliena.
IMPIANTI
COMMERCIALI
Ci sono altri ricercatori, che tu sappia, che dedicano i loro studi
e le loro attenzione chirurgiche agli impianti?
A parte
noi, nessuno - che io sappia - fa questo genere di lavoro a tempo pieno.
E non chiediamo soldi agli abdotti. Non ne ho mai ricevuti e non ne
voglio.
C'è
un ufologo, il signor Roger Leir, che dichiara esserci un dispositivo
speciale che individua la frequenza d'onda degli impianti. A me sembra
una dichiarazione un po' "forte"
Per
rispondere alle dichiarazioni campate in aria ed esotiche di Leir ho
scritto una serie di articoli, riportando ciò che abbiamo scoperto
e ciò che non abbiamo trovato. C'è una disparità.
Se qualcuno vuole saperne di più, ho scritto un articolo su ciò
che un contatore di induzione magnetica può trovare o no -- THE
USEFULNESS OF THE GAUSS METER IN THE LOCATION OF IMPLANTS.
Abbiamo
sempre cercato gli impianti usando le radiografie o la risonanza magnetica
nucleare. In passato c'è stato un tentativo, in un caso italiano
diretto dal dottor Colaminè, di scoprire se un impianto può
dare un segnale attraverso un elettrodo cardiaco. In quel caso, l'impianto
sembrava emettere effettivamente uno strano segnale. Cosa ne pensi?
Ovviamente
non posso parlare delle scoperte degli altri. Posso basarmi solo sulle
nostre. Fino a oggi non abbiamo scoperto segnali di emissione provenienti
dai cosiddetti impianti alieni o dagli oggetti inclusi. Ciò può
suggerirci che non siano dei riceventi. Penso che nessuno sappia quale
sia il reale scopo per cui esistono questi oggetti. Non ho mai espresso
il mio personale punto di vista su questo né sul perché
gli oggetti siano installati in quelle poche persone in cui li ritroviamo.
E ho i miei motivi per non farlo.
Che
genere di laboratorio è necessario per analizzare gli impianti,
e come hai trovato questi laboratori?
E' necessario
un laboratorio che possa fare le analisi quantitative e qualitative
di base, esami relativi alla durezza, analisi chimiche, che sappiano
andare a cercare i composti aggiunti che "non dovrebbero"
essere presenti. Se è necessario, vanno eseguiti test per valutare
le percentuali isotopiche presenti sui materiali, che sono una sorta
di firma sulla possibile provenienza del materiale, se terrestre o no.
E poi sono necessarie delle procedure speciali per non distruggere gli
oggetti mentre li si studia!
Per quel che mi riguarda, utilizzo una catena di laboratori, laboratori
privati, quelli dell'Università di York, alcuni lavori vengono
eseguiti attraverso l'Università di Stanford, ho tre scienziati
privati che si occupano di alta tecnologia (che non desiderano far apparire
il loro nome) e tre scienziati della Nasa.
Hai
mai aperto uno di questi impianti, e cosa hai scoperto?
Abbiamo
aperto alcuni degli impianti Milab e abbiamo trovato tecnologia umana
riconoscibile. Ciò è congruo con quanto pensavo sarebbe
successo se avessimo mai trovato impianti che si possono "mascherare"
come se fossero alieni. E' stata una scoperta disturbante.
Leir, senza il mio permesso, né quello di alcuno dei miei scienziati
o medici, si è preso su uno dei miei impianti e lo ha segato
a metà, e poi in seguito l'ha sottoposto a radiazioni, distruggendo
sia l'oggetto sia la possibilità di capire quale fosse il suo
uso.
Come ho
detto prima, una delle mie previsioni era che se i dispositivi fossero
stati di origine aliena, non avremmo trovato una tecnologia comprensibile.
Nulla è stato trovato finora. E se veramente troviamo della tecnologia,
allora è a livello di quella dei servizi segreti umani.
Copyright
Saber Enterprises 2003 e Giulia d'Ambrosio per l'intervista e la traduzione